Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50686 del 7 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:50686PEN

Massima

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La gravità degli indizi di colpevolezza e la sussistenza delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, sono valutabili in sede di legittimità soltanto con riferimento alla congruità e logicità della motivazione del provvedimento impugnato, senza che il giudice di legittimità possa procedere a una nuova valutazione delle risultanze probatorie. Pertanto, il controllo di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare si limita a verificare se il giudice di merito abbia dato adeguatamente conto delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato e la sussistenza delle esigenze cautelari, in conformità ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. Inoltre, la circostanza aggravante del cosiddetto "metodo mafioso" di cui all'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, conv. in l. n. 203 del 1991, è configurabile anche a carico di soggetto che non faccia parte di un'associazione di tipo mafioso, ma ponga in essere, nella commissione del fatto a lui addebitato, un comportamento minaccioso tale da richiamare alla mente ed alla sensibilità del soggetto passivo quello comunemente ritenuto proprio di chi appartenga ad un sodalizio del genere anzidetto. Infine, la presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, operante ai sensi dell'art. 275, comma 3, c.p.p. per i delitti aggravati ex art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, conv. in l. n. 203 del 1991, può essere superata soltanto quando, in relazione al caso concreto, siano acquisiti elementi specifici dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. COSCIONI Giusep - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/04/2017 n. 825/17 del Tribunale del Riesame di CATANIA;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Coscioni Giuseppe;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Stabile Carmine, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'indagato, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'…

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