Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1729 del 2007

ECLI:IT:TARPIE:2007:1729SENT

Massima

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Il rilascio di un titolo abilitativo edilizio in sanatoria è illegittimo qualora il provvedimento di condono edilizio, su cui si fonda, sia stato successivamente annullato dalla competente autorità giurisdizionale. In tali casi, il titolo abilitativo in sanatoria deve essere annullato, in quanto privo del necessario presupposto legittimante. Il principio di diritto applicabile è che l'annullamento del provvedimento di condono edilizio, intervenuto successivamente al rilascio del titolo abilitativo in sanatoria, determina l'illegittimità di quest'ultimo, il quale deve essere conseguentemente annullato. Ciò in quanto il titolo abilitativo in sanatoria costituisce un atto consequenziale e dipendente dal provvedimento di condono, di talché la sua validità è inscindibilmente legata alla permanenza in vita di quest'ultimo. L'annullamento del provvedimento di condono edilizio, che ne rappresenta il presupposto necessario e imprescindibile, comporta pertanto l'automatica caducazione del titolo abilitativo in sanatoria, il quale rimane privo della sua base legittimante. Tale principio trova applicazione indipendentemente dalle specifiche circostanze del caso concreto, essendo volto a garantire la coerenza e la legalità complessiva dell'azione amministrativa in materia edilizia, a tutela dell'interesse pubblico alla corretta gestione del territorio e dell'ambiente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte - Torino prima sezione composto dai Signori: - Alfredo GOMEZ de AYALA - Presidente - ((omissis)) - Consigliere, relatore ed estensore - Paolo LOTTI - ((omissis)) ha pronunciato la presente SENTENZA nella camera di consiglio del 18 aprile 2007. Visto il ricorso n. 444/06 proposto da Fr. Al., rappresentata e difesa dall'avv. Ri. Mo., elettivamente domiciliata in To., via del Ca. n. (...), presso lo studio legale Mo. e Associati; ricorrente contro il comune di Ne., in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Co. Br., elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Ma. F. Mo., in To. via Ga., (...); resistente e nei confronti di Ca. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore dott. Lu. Sc., rappresentata e difesa dagli avv.ti Ri. Lu. ed Al. Fe., presso lo studio dei quali in To., corso Mo. n. (...), è elettivamente domiciliata; …

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