Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47407 del 19 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:47407PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 416-bis c.p. è un reato permanente, la cui condotta si protrae nel tempo anche dopo l'emissione di una precedente ordinanza cautelare; pertanto, l'emissione di una nuova ordinanza cautelare per il medesimo reato associativo, relativa a un diverso segmento temporale, non dà luogo alla contestazione di un medesimo reato, ma di un fatto diverso, non rientrando così nel regime della retrodatazione dei termini di custodia cautelare previsto dall'art. 297, comma 3, c.p.p. Il principio di diritto è che, ai fini della retrodatazione dei termini di custodia cautelare, il presupposto dell'anteriorità dei fatti oggetto della seconda ordinanza coercitiva rispetto all'emissione della prima non ricorre quando il provvedimento successivo riguardi un reato associativo la cui condotta di partecipazione si sia protratta oltre l'emissione della prima ordinanza, trattandosi in tal caso di un fatto diverso, ancorché riferito alla medesima associazione criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PR. PI. ;

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro in data 20 marzo 2008;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore generale nella persona del sostituto Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avvocato ((omissis)).

FATTO E DIRITTO

Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Catanzaro ha rigettato l'appello proposto da …

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