Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 14550 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:14550SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice amministrativo, preso atto della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente nel corso del giudizio, dichiara il ricorso improcedibile ai sensi dell'art. 35, comma 1 del Codice del processo amministrativo. Tale declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse è giustificata quando si verifica una situazione di fatto del tutto nuova e sostitutiva rispetto a quella esistente al momento della proposizione del ricorso, tale da rendere certa e definitiva l'inutilità della sentenza per essere venuta meno, per la parte ricorrente, qualsiasi utilità, anche solo strumentale o morale comunque residua, della pronuncia giurisdizionale. In tali casi, il giudice dispone la compensazione delle spese legali, atteso il contegno processuale delle parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/07/2024

N. 14550/2024 REG.PROV.COLL.

N. 14371/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14371 del 2019, proposto da
Francesca Cintio, Lucilla Tancredi, Mariapaola Santoro, Pia Rago, Lucia Surgo, Carmela D'Angelo, Sara Piccirilli, Francesca Maria Anastasi, Laura Bernardo, Cristina Lanzafame, Fabrizio Mascitti, Elena Ciravolo, Lucrezia Dalai, Giovanna Di Stasio, Gerardo Ippolito, Giacinta Ippolito, Rossella Fresegna, Camilla Ongari, Eleonora Canali, Pasquale Di Chiazza, Monica D'Arrigo, Elisabetta Togni, Ilenia La Rosa, Sara Schetter, Federica Greco, Elena Cingolani, rappresentati e difesi dall'avvocato Sirio Solidoro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

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