Il Comune, nell'esercizio del potere-dovere di far rispettare le norme del Codice della Strada, può legittimamente disporre la rimozione di impianti pubblicitari che risultino collocati in contrasto con le prescrizioni di cui agli artt. 23 bis, ter e quater del D.Lgs. 285/1992, in quanto costituenti pericolo per la circolazione stradale o impedimento alla visibilità della segnaletica. Tale potere può essere esercitato anche nei confronti di impianti precedentemente autorizzati, a seguito di un procedimento in cui sia stato garantito il contraddittorio con il titolare dell'autorizzazione, il quale deve essere messo in condizione di conoscere le ragioni del provvedimento e di produrre memorie difensive. L'amministrazione comunale, pertanto, non è tenuta a mantenere in essere autorizzazioni o concessioni che risultino incompatibili con la nuova e più severa disciplina introdotta dal Codice della Strada, potendo legittimamente disporre la rimozione degli impianti pubblicitari in contrasto con tale normativa, senza incorrere in vizi procedimentali o di eccesso di potere.