Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50653 del 3 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:50653PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La condanna per il reato di estorsione aggravata dalla finalità mafiosa è legittima quando dalle prove raccolte, in particolare dalle conversazioni registrate tra gli imputati e le persone offese, emerga in modo chiaro e univoco il ruolo attivo degli imputati nel richiedere, con modalità tipicamente mafiose, il pagamento di una tangente ai danni di imprenditori impegnati in lavori pubblici. Il tentativo di contestare l'attendibilità delle dichiarazioni delle persone offese e la genuinità delle conversazioni registrate, prospettando interpretazioni alternative dei fatti, non è sufficiente a inficiare la motivazione della sentenza, che deve ritenersi logica e immune da vizi logici o giuridici, quando abbia adeguatamente considerato e confutato tali deduzioni difensive. Inoltre, la mancata integrazione del reato tentato di estorsione per la sola circostanza che l'imputato non si sia presentato agli appuntamenti fissati con la persona offesa non integra la causa di esclusione della pena per desistenza volontaria, qualora emerga che l'imputato si sia astenuto dal partecipare agli incontri per il timore di essere stato denunciato, e non per una libera determinazione di rinunciare all'intento criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 981/2013 CORTE APPELLO di MESSINA, del 20/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, i ricorsi;

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, Dr. ((omissis)), per il rigetto dei ricorsi;

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.