Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45536 del 26 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:45536PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene altrui commesso contestualmente all'uso di violenza o minaccia nei confronti della persona offesa integra l'aggravante di cui all'articolo 635, comma 1, del codice penale, a prescindere dal fatto che la condotta violenta sia stata provocata dalla vittima. Tuttavia, la valutazione circa la concessione delle attenuanti generiche deve tenere conto di tutte le circostanze del caso concreto, ivi comprese le eventuali provocazioni subite dall'imputato, al fine di determinare se egli sia meritevole di un trattamento sanzionatorio più favorevole. Il principio di diritto è che il giudice, nel valutare la sussistenza delle circostanze aggravanti e attenuanti, deve compiere un'analisi complessiva della vicenda, considerando tutti gli elementi rilevanti, senza limitarsi a un'applicazione automatica delle norme.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv.to Petrelli Francesco nell'interesse di Ca. Si. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di appello di Roma il 19.10.2005;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dr. Giuseppe Bronzini;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dr. Enrico Delehaye, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per morte del reo.

osserva:

SVO…

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