Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 57882 del 20 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:57882PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La circostanza aggravante del "metodo mafioso" di cui all'art. 7 del d.l. n. 152/1991, convertito in l. n. 203/1991, ha natura oggettiva e si configura quando l'agente si avvale del metodo mafioso, ingenerando nella vittima la consapevolezza della sua appartenenza all'associazione criminosa, a prescindere dalla prova dell'esistenza della stessa. Diversamente, l'aggravante della "agevolazione mafiosa" ha natura soggettiva, essendo incentrata sulla specifica finalità di favorire l'attività di un'associazione di tipo mafioso, la cui esistenza deve essere accertata in modo non meramente supposto. Pertanto, ai fini della configurabilità di tali aggravanti, è necessario che il giudice dia conto in modo puntuale e logico del collegamento eziologico tra la condotta contestata e l'utilizzo del metodo mafioso ovvero l'agevolazione dell'associazione mafiosa, senza poter estendere automaticamente tali circostanze aggravanti a fattispecie delittuose, come il traffico di stupefacenti, che non si prestano naturalmente all'impiego di tali modalità operative. Inoltre, in materia di intercettazioni, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nell'interpretazione e valutazione del contenuto delle conversazioni, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/04/2018 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa DE MASELLIS Mariella che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) che insiste per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza …

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