Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24544 del 17 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:24544PEN

Massima

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Il giudicato penale, quale espressione del principio di certezza del diritto, non può essere rimosso attraverso l'istituto della revisione se non sulla base di nuovi elementi di fatto, estranei e diversi da quelli già valutati nel precedente processo. La mera rilettura o diversa valutazione di elementi probatori già acquisiti e vagliati nel giudizio di merito, ancorché volta a sollecitare una conclusione favorevole all'imputato, non integra il requisito di novità della prova richiesto per l'ammissibilità della revisione, la quale costituisce un rimedio straordinario diretto a superare l'accertamento definitivo di responsabilità penale solo ove emergano elementi di fatto radicalmente incompatibili con la pronuncia di condanna passata in giudicato. La valutazione preliminare di ammissibilità della richiesta di revisione non può pertanto prescindere da una sommaria delibazione della consistenza e astratta idoneità della prova nuova addotta a incidere in modo favorevole sull'accertamento di colpevolezza, dovendosi escludere che possa costituire prova nuova una mera diversa considerazione di dati già valutati, in quanto ciò si traduce in un apprezzamento critico di emergenze oggettive già conosciute e delibate nel precedente procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 669/16 emessa dalla Corte di appello di Roma il 24/5/2016;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Stefano Mogini;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FILIPPI Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSI…

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