Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25055 del 9 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25055PEN

Massima

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Il reato di diffamazione aggravata è configurabile quando l'autore pubblica online commenti offensivi dell'onore e della reputazione di un soggetto, anche se medico, senza rispettare i limiti del diritto di critica. Affinché la critica sia lecita, è necessario che le affermazioni siano veritiere e le forme espositive corrette, senza tramodare in una gratuita ed immotivata aggressione dell'altrui reputazione. L'utilizzo di espressioni denigratorie e prive di pertinenza al tema in discussione, anche in un contesto dialettico aspro, non può essere giustificato dall'esercizio del diritto di critica. Inoltre, la particolare efficacia diffusiva dello strumento utilizzato e la gravità delle offese contenute nello scritto possono escludere la particolare tenuità del fatto, nonostante il contesto in cui le esternazioni sono maturate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MARZO Giuseppe - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - rel. Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 7 ottobre 2022 della Corte d'appello di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. MICHELE CUOCO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. TASSONE KATE, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), nell'interesse della parte civile, (OMISSIS), che deposita conclusioni, unitamente alla nota spese, a…

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