Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8788 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:8788SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società di ristorazione avverso i provvedimenti che avevano disposto la sospensione delle attività di ristorazione per far fronte all'emergenza epidemiologica da COVID-19, ha affermato il seguente principio di diritto: La libertà di iniziativa economica privata dei gestori di servizi di ristorazione può essere proporzionatamente compressa in considerazione dei limiti prefigurati dalla Costituzione, con particolare riferimento alla "sicurezza" e alla "utilità sociale", in una situazione di manifesta gravità e imprevedibilità, quale è stata la pandemia da COVID-19. In tale contesto, la limitazione di alcune libertà fondamentali, tra cui la libertà di iniziativa economica privata, è stata disposta a tutela della salute e dell'incolumità pubblica, che la Costituzione individua espressamente quali possibili cause di limitazione di tale libertà. Le misure adottate, sulla base di valutazioni tecnico-scientifiche, sono state ritenute adeguate e proporzionate alla gravità della situazione pandemica e giustificate anche dal principio di precauzione, non configurando un'espropriazione dell'attività commerciale, bensì una mera sospensione temporanea per un periodo di tempo. Pertanto, la domanda risarcitoria proposta dalla società ricorrente è stata respinta.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/06/2022

N. 08788/2022 REG.PROV.COLL.

N. 03994/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3994 del 2020, proposto da
B+ Cafè s.r.l.s., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Salute, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) del 26 aprile 2020, pubblicato sulla Gazzetta …

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