Il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere concesso solo in relazione alla pena detentiva e non anche alla pena pecuniaria, quando la condanna complessiva comporta una pena detentiva pari o inferiore a due anni di reclusione e una pena pecuniaria. Infatti, l'articolo 163, comma 1, seconda parte, del codice penale, consente di ordinare la sospensione condizionale limitatamente alla sola pena detentiva in tali ipotesi, senza estenderla anche alla pena pecuniaria. Il giudice non può quindi concedere il beneficio della sospensione condizionale in modo indistinto a entrambe le pene, ma deve applicarlo esclusivamente alla pena detentiva, nel rispetto della previsione normativa che circoscrive l'applicabilità di tale istituto. Tale principio mira a garantire l'effettività della sanzione penale, evitando che la sospensione condizionale possa vanificare l'intero contenuto sanzionatorio della condanna, e a preservare la funzione rieducativa della pena, che risulterebbe compromessa dall'estensione del beneficio anche alla pena pecuniaria. La corretta applicazione di tale disciplina consente di bilanciare adeguatamente le esigenze di prevenzione generale e speciale, tutelando al contempo i principi di proporzionalità e di individualizzazione della pena.