Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26034 del 17 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:26034PEN

Massima

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Il reato di truffa si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri, induce in errore la persona offesa, facendole compiere un atto di disposizione patrimoniale, con conseguente ingiusto profitto per sé o per altri e danno per la vittima. L'elemento oggettivo del reato sussiste anche quando gli artifici o i raggiri intervengano nella fase esecutiva del contratto, qualora siano idonei a determinare l'altrui disposizione patrimoniale. L'elemento soggettivo del dolo è integrato dalla coscienza e volontà di realizzare un ingiusto profitto con altrui danno. Ai fini della determinazione della pena, quando questa non si discosti eccessivamente dai minimi edittali, il giudice ottempera all'obbligo motivazionale anche con espressioni come "pena congrua" o "pena equa", senza necessità di una specifica e dettagliata motivazione, purché risulti il richiamo ai criteri di cui all'art. 133 c.p. La mera censura in fatto circa il valore effettivo della merce compravenduta non è rilevante ai fini della configurabilità del reato di truffa, essendo sufficiente l'induzione in errore della persona offesa circa la natura, la qualità o l'entità della prestazione dedotta in contratto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza 6/11/2012 della Corte d'appello di Ancona, sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. GALLO Domenico;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. RIELLO Luigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 6/11/2012, la Corte di appello d…

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