Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4768 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:4768SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il proprietario di un immobile può chiedere alle autorità competenti l'emissione di provvedimenti urgenti per ottenere lo sgombero dell'immobile occupato abusivamente da terzi, ai sensi dell'art. 11 del d.l. 14/2017. Le amministrazioni destinatarie di tale richiesta hanno l'obbligo di provvedere tempestivamente, senza poter opporre un ingiustificato silenzio. Qualora le autorità competenti non adottino i provvedimenti richiesti, il proprietario può agire in giudizio per l'accertamento della illegittimità del silenzio e per ottenere l'adozione dei provvedimenti necessari a rientrare nel possesso del proprio immobile. Il giudice amministrativo, accertata la fondatezza della richiesta del proprietario e la sussistenza dei presupposti di legge, ordina alle amministrazioni di provvedere, disponendo la liberazione dell'immobile e la consegna delle chiavi al legittimo proprietario. Il principio di tutela della proprietà privata e del diritto al pacifico godimento del proprio bene, sancito dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, impone alle autorità pubbliche di intervenire prontamente per ripristinare la legalità e restituire il possesso dell'immobile al legittimo titolare, senza poter opporre inerzia o ritardi ingiustificati. L'obbligo di provvedere tempestivamente grava in particolare sulla Prefettura, quale autorità competente per l'adozione dei provvedimenti di sgombero, e sul Comune, quale ente titolare del potere di intervento in materia di occupazioni abusive di immobili. Il mancato esercizio di tali poteri, in assenza di valide ragioni giustificative, integra un'illegittima inerzia suscettibile di essere censurata in sede giurisdizionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/04/2019

N. 04768/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00990/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 990 del 2019, proposto da
So.Ri.M. Immobiliare S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, corso ((omissis)) II n. 154;

contro

Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Roma, in persona del Prefetto pro tempore, Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Roma Capitale, in persona de…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.