E' manifestamente infondata in riferimento all'art. 24 cost. la questione di legittimità costituzionale dell'art. 192 cod. proc. pen. nella parte in cui riconosce la legittimazione a proporre impugnazione sull'interesse dell'imputato solo al difensore che lo abbia in concreto assistito o rappresentato nella fase terminale del procedimento conclusosi con la decisione impugnabile, anche se si tratta di difensore d'ufficio che abbia sostituito il precedente difensore di fiducia - in quanto il diritto di difesa deve ritenersi adeguatamente garantito e tutelato dalla concreta assistenza di un difensore, senza possibilità di distinguere tra difensore di fiducia e difensore di ufficio, purché all'imputato sia sempre e comunque possibile nominare un difensore di fiducia. Non risultano precedenti.