Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10734 del 16 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:10734PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di estorsione aggravata dall'utilizzo del metodo mafioso può essere affermata sulla base di una valutazione complessiva e logicamente motivata degli elementi di prova, anche quando questi si fondano principalmente sulle dichiarazioni della persona offesa, purché ritenute attendibili e riscontrate da altri elementi di riscontro, come le dichiarazioni di collaboratori di giustizia e il contenuto di intercettazioni. La ricostruzione dei fatti operata dai giudici di merito, se adeguatamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o viziata da travisamento della prova. Inoltre, la determinazione della pena, ivi compreso l'aumento per il reato continuato, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, se congruamente motivata, e non è censurabile in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici. Infine, eventuali errori nella identificazione dell'imputato o nella ricostruzione temporale dei fatti possono essere superati dalla valutazione complessiva degli elementi di prova, purché logicamente e adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Ba. Em. , nato a (OMESSO);

2. B. M. , nato a (OMESSO);

3. Ra. Ca. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del 02/02/2010 della Corte di appello di Caltanissetta;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' dei ricorsi;

udito per l…

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