Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2267 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:2267SENT

Massima

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Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, quale l'ordine di demolizione, costituisce atto dovuto della pubblica amministrazione, riconducibile all'esercizio di un potere vincolato, in mera dipendenza dall'accertamento dell'abuso e della sua riconducibilità ad una delle fattispecie di illecito previste dalla legge. Tale provvedimento non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente la mera descrizione e rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata, né è necessaria una previa comparazione dell'interesse pubblico alla repressione dell'abuso, che è in re ipsa, con l'interesse del privato proprietario del manufatto. Ciò vale anche se l'intervento repressivo avvenga a distanza di tempo dalla commissione dell'abuso, ove il medesimo non sia stato oggetto di sanatoria in base agli interventi legislativi succedutisi nel tempo. L'ordine di demolizione è da ritenersi sorretto da adeguata istruttoria e sufficiente motivazione, allorquando sia rinvenibile l'individuazione dell'infrazione commessa e della norma violata, nonché la puntuale descrizione delle opere abusive, che consistono nell'espressione di nuova volumetria ad uso residenziale costruita in assenza di titolo edilizio e in costanza di vincolo di inedificabilità per ragioni sismiche, paesaggistiche o di legge. Per le opere abusive, la prevalenza dell'interesse pubblico sull'interesse privato deve considerarsi in re ipsa, non essendo necessaria l'esternazione di un interesse pubblico prevalente, atteso che tale valutazione è stata già operata a monte dal Legislatore comminando la demolizione delle opere abusive. Il provvedimento demolitorio assume natura vincolata e doverosa anche a distanza di lungo tempo dalla commissione dell'abuso e la sua adozione non richiede specifica motivazione in ordine alle ragioni di interesse pubblico diverse da quelle di mero ripristino della legalità violata.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/07/2023

N. 02267/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01942/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1942 del 2018, proposto da
-OMISSIS- -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato Alfonso Fiorica, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto in Palermo alla Piazza San Francesco di Paola n. 47, presso lo studio dell'Avv. Debora Zaccaria.

contro

Comune di Sciacca, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Nicola Bellia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell'Ordinanza di demolizione -OMISSIS-, emessa dal dirigente del 5° Settore…

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