Il falso ideologico commesso nell'istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato integra il reato di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115 del 2002, indipendentemente dall'effettiva sussistenza delle condizioni di reddito per l'accesso al beneficio. Il reato si perfeziona con la mera omissione o falsa attestazione di dati di fatto nella dichiarazione sostitutiva, a prescindere dal conseguimento di un ingiusto profitto. L'elemento psicologico è integrato dal dolo generico, in quanto il reato si fonda sul dovere di lealtà del cittadino verso le istituzioni. Pertanto, il giudice dell'udienza preliminare, nel valutare la sussistenza degli elementi per il rinvio a giudizio, deve limitarsi a verificare la sufficienza, la coerenza e l'idoneità degli elementi probatori acquisiti, senza poter effettuare un'approfondita disamina del merito o formulare un giudizio sulla colpevolezza dell'imputato, essendo precluso il proscioglimento in tutti i casi in cui gli elementi di prova si prestino a valutazioni alternative.