Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50833 del 8 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50833PEN

Massima

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La confisca dei beni prevista dall'art. 12-sexies del d.l. n. 306 del 1992, convertito in l. n. 356 del 1992, può essere disposta nei confronti del condannato per uno dei reati indicati nei commi 1 e 2 del medesimo articolo, qualora sia provata l'esistenza di una sproporzione tra il reddito dichiarato o i proventi della sua attività economica e il valore economico di tali beni, e non risulti una giustificazione credibile circa la loro provenienza. A tal fine, è irrilevante il requisito della pertinenzialità del bene rispetto al reato per cui si è proceduto, essendo sufficiente che il valore dei beni confiscati risulti sproporzionato rispetto ai redditi leciti del condannato, senza che rilevi il momento in cui tali beni siano stati acquisiti. L'onere di fornire una giustificazione credibile circa la legittima provenienza dei beni grava sul condannato, il quale deve dimostrare l'esistenza di flussi finanziari prodotti da redditi leciti, sufficienti all'acquisto dei beni confiscati. Il giudice, nel valutare la prova offerta dal condannato, ha il potere-dovere di apprezzare criticamente la documentazione e le argomentazioni addotte, senza essere vincolato dalle conclusioni di una consulenza tecnica di parte, ove ritenga che essa si fondi su dati non certi e non adeguatamente documentati. La mera prospettazione di una diversa valutazione dei fatti da parte del ricorrente non è sufficiente a integrare il vizio di motivazione, dovendo il ricorrente dimostrare l'esistenza di evidenze fattuali, oggettive e univoche, in grado di inficiare radicalmente la ricostruzione operata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 331/2016 TRIBUNALE di PALMI del 21/03/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO Aldo;
lette le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dr. ANGELILLIS Ciro, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 21/03/2017 il Tribunale di Palmi, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato l'opposizione proposta da (OMISSIS) ai sensi dell'articolo 667 c.p.p., com…

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