Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44389 del 3 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44389PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la sentenza di merito, non può procedere a una nuova valutazione delle risultanze probatorie, essendo precluso il riesame degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata. Il suo controllo è limitato alla verifica della razionalità e plausibilità della motivazione, senza poter sostituire la propria ricostruzione dei fatti a quella operata dai giudici di merito, salvo che non emerga una manifesta illogicità o irragionevolezza del ragionamento giustificativo. Eventuali censure che si limitino a offrire una lettura alternativa delle prove, senza denunciare specifici vizi della motivazione, sono pertanto inammissibili. Analogamente, non rilevano mere imprecisioni o errori di dettaglio nella ricostruzione dei fatti, ove la complessiva attendibilità della persona offesa e dei testimoni sia stata adeguatamente motivata. Il giudice di legittimità non può nemmeno valorizzare la mera duplicità di ricostruzioni alternative emerse in sede di merito, una volta che tale duplicità sia stata oggetto di attenta disamina da parte del giudice di appello. Pertanto, il sindacato di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito si limita a verificare la coerenza logica e la ragionevolezza del percorso argomentativo seguito, senza poter riesaminare nel merito gli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 09/07/2014 dalla Corte di appello di Torino;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
I difensori di (OMISSIS) ricorrono avverso la pronuncia indicata in epigrafe, recante la…

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