Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14482 del 11 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14482PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede la verifica di elementi concreti, specifici e rilevanti che dimostrino il contributo del singolo soggetto al mantenimento o al rafforzamento dell'organizzazione criminale, attraverso il suo operato finalizzato al perseguimento degli scopi associativi. Non è sufficiente un generico coinvolgimento in riunioni o contatti con esponenti della consorteria mafiosa, essendo necessario accertare in modo puntuale il ruolo svolto dall'indagato nell'ambito dell'associazione e la sua effettiva adesione ai programmi e alle attività illecite della stessa. La mera presenza in luoghi di riunione o il mantenimento di relazioni con altri affiliati, in assenza di elementi che comprovino il concreto apporto dell'indagato al rafforzamento dell'organizzazione, non integra di per sé la fattispecie di reato associativo. Inoltre, la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, prevista per i reati di cui all'art. 416-bis c.p., non ha carattere assoluto e può essere superata attraverso un attento esame della posizione dell'indagato, volto a verificare l'effettiva concretezza e attualità del pericolo che giustifica l'adozione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. ALMA Marco Maria - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Daniel - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a Canicatti' il 20/10/1979
avverso l'ordinanza n. 1471/2019 in data 02/08/2019 del Tribunale di Palermo in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Marco Maria Alma;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ZACCO Franca, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'indagato, avv. (OMISSIS) …

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