Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, è tenuto a dichiarare l'obbligo dell'amministrazione di dare esecuzione ai decreti ingiuntivi emessi dal giudice ordinario, in quanto esecutivi e non opposti, accertando l'inadempimento dell'amministrazione all'obbligo di conformarsi al giudicato, ai sensi degli artt. 112 e 114 del codice del processo amministrativo. Ciò comporta la condanna dell'amministrazione al pagamento delle somme residue dovute in forza dei decreti ingiuntivi, oltre agli interessi legali maturati e maturandi, nonché alle spese accessorie liquidate nei decreti medesimi, con esclusione delle sole spese di precetto, in quanto relative al procedimento di esecuzione forzata e non all'ottemperanza al giudicato. In caso di perdurante inadempienza dell'amministrazione, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta, con il compito di provvedere, in via sostitutiva, agli adempimenti necessari per dare esecuzione alla sentenza, anche mediante modifiche di bilancio, a carico e spese dell'amministrazione inadempiente. Le spese del giudizio di ottemperanza seguono la soccombenza e sono poste a carico dell'amministrazione, che è altresì tenuta al rimborso del contributo unificato, ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, del d.P.R. n. 115/2002, in ragione del ritardo nell'adempimento del giudicato.