Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41069 del 22 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:41069PEN

Massima

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Il dolo eventuale nella ricettazione sussiste quando l'agente si rappresenti la possibilità dell'esistenza del presupposto della condotta, ovvero la provenienza delittuosa del bene, e accetti l'eventualità di tale esistenza. Le modalità della condotta, come accertate dai giudici di merito attraverso una motivazione congrua ed esaustiva, possono escludere l'applicabilità delle ipotesi attenuate di ricettazione e impongono l'irrogazione di una sanzione adeguata, senza che le valutazioni di fatto operate dal giudice di appello, in assenza di vizi logici, possano essere sindacate in sede di legittimità. La notifica dell'estratto contumaciale al difensore di fiducia in grado di appello, ove priva di incidenza sulla proposizione del ricorso, non determina alcuna nullità rilevante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza, avverso la sentenza, in data 14 giugno 2011, della Corte d'appello di Genova;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. CEDRANGOLO Oscar, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. …

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