La presentazione di una domanda di condono edilizio obbliga l'amministrazione comunale competente al suo esame preventivo, essendo ad essa preclusa, nel periodo antecedente alla definizione di tale istanza, l'adozione di provvedimenti repressivi degli abusi edilizi, come la demolizione. Ciò in quanto la presentazione della domanda di condono sospende il procedimento per l'applicazione di sanzioni amministrative, impedendo l'adozione di provvedimenti di demolizione fino alla definizione della relativa istanza. Tale principio si applica anche ai condoni presentati ai sensi di specifiche disposizioni normative, come l'art. 32 del d.l. n. 269/2003, che prevede l'applicazione della disciplina di cui all'art. 38 della l. n. 47/1985. Pertanto, in pendenza della definizione della domanda di condono edilizio, l'amministrazione non può adottare provvedimenti di demolizione, essendo tenuta a esaminare preventivamente l'istanza presentata dal privato. Il mancato esame della domanda di condono, da parte dell'amministrazione, non consente l'adozione di provvedimenti repressivi degli abusi edilizi.