Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44719 del 20 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:44719PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non deve stabilire se la decisione proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Pertanto, affinché sia ravvisabile la manifesta illogicità della motivazione, la ricostruzione alternativa prospettata dal ricorrente deve essere inconfutabile ed ovvia, non rappresentando soltanto un'ipotesi alternativa a quella ritenuta in sentenza. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare nel merito le valutazioni probatorie compiute dal giudice di merito, se queste risultano sorrette da una motivazione congrua e non manifestamente illogica. Infine, il giudice di legittimità non può esaminare motivi di ricorso non dedotti nei precedenti gradi di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. An. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli, sezione 4 penale, in data 26.10.2007;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. DAVIGO Piercamillo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. D'AMBROSIO Vito, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

Osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE…

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