Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17628 del 26 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17628PEN

Massima

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La confisca di prevenzione, quale misura di carattere patrimoniale prevista dalla normativa in materia di misure di prevenzione, ha natura preventiva e non sanzionatoria, e pertanto può trovare applicazione retroattiva, ai sensi dell'art. 200 c.p., anche con riferimento a beni acquisiti in epoca antecedente all'entrata in vigore della relativa disciplina, purché nel periodo di accertata pericolosità sociale del soggetto proposto. Tale misura mira a eliminare dalle dinamiche economiche e commerciali il condizionamento derivante dalla proprietà di beni acquisiti illecitamente, in quanto la loro originaria illiceità produce effetti negativi anche nell'attualità e nel futuro, condizionando in modo "patologico" gli scambi tra privati. Ai fini dell'applicazione della confisca di prevenzione, è necessario che vi sia corrispondenza tra la pericolosità sociale del soggetto proposto e la data di acquisto del bene da sottoporre a confisca. L'accertamento della sproporzione tra il valore del bene e i redditi del nucleo familiare del proposto alla data di acquisto del bene costituisce elemento essenziale per disporre la misura, non essendo sufficiente la mera valorizzazione di dati statistici sulle spese ordinarie, ma dovendo tenersi conto anche di eventuali entrate patrimoniali documentate dalla difesa, pur se non specificate nelle modalità di pagamento. Tuttavia, il vizio motivazionale relativo a tale accertamento non è censurabile in sede di ricorso per cassazione, essendo consentito il ricorso per soli motivi di violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 12/01/2018 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELE BIANCHI;
lette le conclusioni del PG Dott. Cesqui Elisabetta, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza depositata in data 21.5.2018 la Corte di appello di Palermo ha confermato il decreto con cui il Tribunale di Palermo aveva ordinato nei confro…

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