Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8436 del 21 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8436PEN

Massima

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Il contributo collaborativo dell'imputato, ai fini dell'applicazione dell'attenuante prevista dall'art. 73, comma 7, del D.P.R. n. 309/1990, deve essere connotato da effettività e pienezza, tale da consentire il perseguimento di un risultato utile alle indagini che, senza tali indicazioni, non si sarebbe potuto conseguire. Non è sufficiente la mera offerta di informazioni, ma occorre che queste siano in grado di interrompere la catena delittuosa o colpire il sistema patrimoniale quale provento o strumento del crimine. Il giudice di merito è tenuto a verificare l'utilità e la proficuità delle dichiarazioni collaborative, individuando gli specifici elementi di fatto posti a base della sua valutazione ed evidenziando le circostanze o le carenze che consentano o precludano l'applicazione dell'attenuante. Il mero rafforzamento del quadro probatorio o il raggiungimento anticipato di risultati di indagine già in corso non costituiscono presupposto idoneo per il riconoscimento dell'attenuante, essendo necessario un concreto contributo diretto ad evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori e che si traduca in un esito favorevole per le indagini e per la cessazione di attività criminali nel campo degli stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/02/2017 della CORTE APPELLO di CAGLIARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MIRELLA AGLIASTRO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. GIANLUIGI PRATOLA che ha concluso per l'inamnnissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) in qualita' di sostituto processuale dell'avv. (OMISSIS) il quale ha i…

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