Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7232 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:7232SENT

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il consumo immediato di prodotti alimentari presso esercizi di vicinato alimentare o laboratori artigianali di produzione alimentare, pur avvalendosi dei locali e degli arredi dell'azienda, non configura di per sé un'attività di somministrazione di alimenti e bevande, che richiede il possesso di specifici requisiti e titoli abilitativi, qualora manchi un servizio assistito di somministrazione e l'attività di consumo sul posto rivesta carattere accessorio e strumentale rispetto alla prevalente attività di vendita per asporto. L'accertamento della natura dell'attività svolta deve essere effettuato caso per caso, tenendo conto di un complesso di elementi fattuali, quali la tipologia e il numero degli arredi, la superficie destinata al consumo sul posto, la presenza di un menù di tipo ristorativo, l'offerta di bevande alcoliche e altri indici rivelatori di un contesto organizzativo funzionale ad una vera e propria attività di somministrazione, piuttosto che ad un mero consumo accessorio. La sola presenza di tavoli e sedie abbinabili non costituisce di per sé prova inequivoca dell'esercizio abusivo di attività di somministrazione, potendo essere giustificata anche dalla legittima facoltà di consentire il consumo sul posto di prodotti di propria produzione da parte di artigiani alimentari iscritti all'Albo o di esercenti di vicinato alimentare nell'ambito della disciplina di cui all'art. 3, comma 1, lett. f-bis) del d.l. n. 223/2006.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2019

N. 07232/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02223/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2223 del 2019, proposto da
Cibando S.r.l.S., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via dei Condotti 9;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della Determinazione Dirigenziale n.rep. CA/3949/2018 n. prot. CA/237235/2018 del 10.12.2018, …

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