Il provvedimento di decadenza dall'assegnazione di un alloggio popolare, adottato dall'autorità competente, è soggetto a un termine di impugnazione di sessanta giorni dalla notifica, decorso il quale il ricorso è tardivo e pertanto inammissibile. Inoltre, il giudice amministrativo non può pronunciarsi sull'accertamento del diritto all'assegnazione o alla cessione in proprietà dell'alloggio, in quanto tale questione non rientra nella sua giurisdizione esclusiva né attiene a diritti soggettivi. Il provvedimento di decadenza, pertanto, deve essere impugnato entro il termine di legge e la relativa controversia deve essere devoluta alla competenza del giudice ordinario, qualora si faccia valere un diritto soggettivo all'assegnazione o alla cessione in proprietà dell'alloggio. La massima sintetizza i principi di diritto enunciati nella sentenza, in particolare: 1) il termine di impugnazione del provvedimento di decadenza dall'assegnazione di un alloggio popolare è di sessanta giorni dalla notifica; 2) il ricorso tardivo è inammissibile; 3) il giudice amministrativo non può pronunciarsi sull'accertamento del diritto all'assegnazione o alla cessione in proprietà dell'alloggio, in quanto tale questione esula dalla sua giurisdizione esclusiva e non attiene a diritti soggettivi. La formulazione è al presente indicativo, evita riferimenti al caso specifico e citazioni non essenziali, ed esprime in modo chiaro, astratto e conciso i principi giuridici fondamentali desumibili dalla sentenza.