Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19722 del 25 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19722PEN

Massima

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Il ricorso avverso l'ordinanza di conferma della custodia cautelare in carcere è dichiarato inammissibile quando i giudici di merito hanno correttamente valutato l'attendibilità delle dichiarazioni etero-accusatorie del coindagato, individuando specifici elementi oggettivi di riscontro, e hanno motivatamente escluso l'ipotesi dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in quanto le modalità della minaccia, per il loro carattere di pervicacia e particolare efficacia intimidatoria anche in relazione a possibili pericoli per l'incolumità dei familiari della persona offesa, risultano del tutto eccedenti e sproporzionate rispetto all'esercizio del preteso diritto, integrando il delitto di estorsione consumata con l'ottenimento, mediante minaccia, dell'assunzione in favore dell'agente di un'obbligazione cartolare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Am. Lu. , n. (OMESSO);

avverso la ordinanza del Tribunale di Bologna in data 11.2.2010;

Visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

Udita in camera di consiglio la relazione svolta dal consigliere dott. FUMU Giacomo;

Udita la requisitoria del pubblico ministero;

rappresentato dal s.p.g. dott. DE SANDRO ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Am. Lu. impugna l'ordinan…

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