Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33696 del 19 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33696PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di prevenzione può essere legittimamente disposto anche in assenza di prova diretta della provenienza illecita dei beni, qualora emerga la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati dal proposto, nonché la sua appartenenza a un'associazione mafiosa, in quanto tali elementi consentono di ritenere che i beni siano il frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego. Il giudice può fondare la propria decisione su massime di comune esperienza, come quella secondo cui un giovane privo di autonome risorse finanziarie non può avviare un'attività imprenditoriale senza il finanziamento di terzi, in assenza di prova contraria fornita dal proposto. Inoltre, il giudice non è tenuto a motivare analiticamente in ordine alla provenienza di ciascun singolo bene, essendo sufficiente che emerga il nesso di pertinenzialità tra il patrimonio confiscato e l'attività illecita del proposto, anche in considerazione del periodo di riferimento della pericolosità sociale accertata. Infine, il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di confisca di prevenzione è limitato alla verifica dell'esistenza della motivazione e della sua non manifesta illogicità, essendo preclusa la rivalutazione nel merito delle valutazioni di fatto operate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPOZZI Angelo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 03/05/2016 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIANESINI MAURIZIO;
lette le conclusioni del PG Dr. FIMIANI Pasquale che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Difensore di (OMISSIS), quale terzo interessato, ha proposto ricorso per Cassazione contro il decreto con il quale la Corte di Appello di CALTANISSETTA ha confermato il provvedimen…

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