Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5258 del 9 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:5258PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. richiede la sussistenza di una condotta abituale, caratterizzata da una pluralità di atti lesivi della personalità della vittima, che si estrinsechino in sofferenze fisiche o morali e siano avvinti da un'unica intenzione criminosa di imporre un regime di vita vessatorio e umiliante. Pertanto, non integrano tale fattispecie incriminatrice singoli e sporadici episodi di percosse, lesioni, ingiurie o minacce, anche se gravi, se non inquadrabili in una cornice unitaria di maltrattamenti. Ai fini della configurabilità del reato, è necessario che la condotta del soggetto attivo si connoti per la sistematica prevaricazione e sopraffazione nei confronti della vittima, in un contesto di passiva soggezione di quest'ultima. La mera conflittualità, anche accesa, tra i coniugi, pur se caratterizzata da comportamenti irascibili, maleducati e non inclini alla moderazione da parte di uno di essi, non è sufficiente a integrare gli estremi del delitto di maltrattamenti, in assenza di una posizione di effettiva e perdurante sottomissione della persona offesa. Analogamente, la sostituzione della serratura dell'abitazione familiare, se avvenuta in esecuzione di un accordo tra i legali delle parti, non integra il reato di violenza privata ex art. 610 c.p., in quanto non costituisce un atto di coartazione della libertà di determinazione personale della vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) n. il (OMISSIS);
nei confronti di:
(OMISSIS) n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1219/2014 della Corte d'Appello di Venezia, del 17/02/2015;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in pubblica udienza la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FILIPPI Paola, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito, per la parte civile, l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso …

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