La concessione di beni demaniali marittimi deve essere assegnata mediante adeguate procedure selettive pubbliche, nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e parità di trattamento, senza che il precedente concessionario possa vantare alcun diritto di preferenza o di insistenza. La durata della concessione è rimessa alla discrezionalità della pubblica amministrazione, la quale può rilasciare concessioni temporanee e provvisorie in attesa della definizione del procedimento di assegnazione, senza che ciò comporti l'automatico rinnovo o la stabilizzazione della posizione del precedente concessionario. L'impugnazione della lex specialis di gara deve essere tempestiva, pena la sua consolidazione, e non può essere riproposta a distanza di anni, quando l'amministrazione abbia legittimamente portato a compimento la procedura selettiva e adottato gli atti consequenziali. La pubblica amministrazione, una volta avviata la procedura di gara, non è vincolata a concluderla in un determinato senso, potendo legittimamente revocare o annullare in autotutela il provvedimento di aggiudicazione, purché nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. In ogni caso, l'annullamento in autotutela di un provvedimento di gara non preclude all'amministrazione di rinnovare la procedura e adottare un nuovo provvedimento di aggiudicazione, il quale assume efficacia novativa rispetto agli atti precedenti, anche se adottati in un contesto procedimentale poi annullato.