Cassazione penale Sez. III sentenza n. 31973 del 4 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:31973PEN

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione paesaggistica in sanatoria e di un permesso a costruire in sanatoria, all'esito di una complessa istruttoria finalizzata alla valutazione della compatibilità paesaggistica e urbanistica delle opere realizzate in assenza di titolo, comporta l'estinzione del reato edilizio e paesaggistico, anche qualora l'accertamento di compatibilità paesaggistica sia intervenuto successivamente all'entrata in vigore della normativa di tutela del paesaggio, purché gli effetti conseguenti alla realizzazione delle opere in difformità non siano rilevanti a livello paesaggistico e non abbiano alterato i caratteri tipologici ed architettonici dell'intero fabbricato. In tali ipotesi, il giudice penale non può arbitrariamente invadere la sfera della discrezionalità tecnica riservata all'autorità amministrativa, ritenendo le opere in violazione della normativa paesaggistica, ove l'autorità preposta abbia rilasciato l'autorizzazione in sanatoria all'esito di una valutazione complessiva della compatibilità paesaggistica. Inoltre, il sequestro preventivo dell'immobile non può permanere fino all'accertamento definitivo del reato, qualora siano intervenuti i provvedimenti amministrativi in sanatoria, dovendosi in tal caso procedere a una nuova valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, anche in considerazione della posizione incensurata e dell'attività professionale svolta dal soggetto interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 6.9.2016 del Tribunale di Foggia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MACRI' Ubalda;
letta la memoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa CASELLA Giuseppina, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 6.9.20…

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