Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5224 del 3 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5224PEN

Massima

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Il giudice di legittimità non può sindacare nel merito la valutazione delle prove effettuata dai giudici di merito, salvo che non risulti viziato il discorso giustificativo sulla loro capacità dimostrativa. Pertanto, sono inammissibili in sede di legittimità le censure che si risolvano in una mera richiesta di rivalutazione del materiale probatorio, senza dimostrare la manifesta illogicità della decisione impugnata. Il giudice di legittimità è tenuto a verificare la coerenza e la logicità del ragionamento seguito dai giudici di merito nell'apprezzamento delle risultanze istruttorie, senza poter sostituire la propria valutazione a quella effettuata in sede di merito, salvo che non emerga un vizio logico o motivazionale tale da inficiare la decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 21/06/2012 della Corte d'appello di Ancona R.G. n. 1758/2006;

visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso, la memoria depositata nell'interesse del (OMISSIS);

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del rico…

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