La confisca obbligatoria prevista dalla Legge n. 356 del 1992, art. 12-sexies si applica ai beni di cui sia provata la provenienza illecita ovvero che risultino sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica svolta dall'imputato. Tale presunzione di illecita accumulazione patrimoniale opera anche in assenza di una condanna definitiva, essendo sufficiente dimostrare che il titolare apparente non svolge un'attività tale da procurargli il bene, con l'onere per la parte di provare la legittima provenienza dei beni sottoposti a sequestro preventivo. Il giudice, nel valutare la sussistenza del requisito della sproporzione, deve tenere conto non solo dei redditi dichiarati nel quinquennio precedente, ma anche della progressione in carriera e della conseguente ragionevole aspettativa di redditi superiori negli anni precedenti, nonché della composizione del nucleo familiare e delle esigenze primarie della famiglia, al fine di accertare se i beni accumulati siano compatibili con le fonti di reddito lecite. Ove tale compatibilità non risulti provata, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria è legittimo, anche in assenza di una condanna definitiva per i reati presupposto.