Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza breve n. 3379 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:3379SENB

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo è un atto dovuto e sufficientemente motivato con il mero accertamento dell'abuso, senza necessità di una specifica valutazione dell'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi, né di una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso edilizio, specie in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, è in re ipsa, prevalendo in ogni caso sull'interesse del privato, il quale non può vantare alcun affidamento tutelabile sulla conservazione di una situazione di fatto abusiva, neppure quando le opere siano state realizzate in epoca risalente. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, anche se realizzate in epoca remota, non richiede una particolare motivazione in ordine alla prevalenza dell'interesse pubblico, né sulla possibilità di adottare provvedimenti alternativi, essendo l'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi immanente e prevalente. Tuttavia, qualora la demolizione non possa avvenire senza pregiudizio delle opere legittimamente realizzate, l'Amministrazione può applicare una sanzione pecuniaria in luogo di quella demolitoria, ma tale valutazione compete ad un momento successivo all'adozione dell'ordine di demolizione. Infine, il parere preventivo e vincolante della Soprintendenza, reso ai sensi dell'art. 167 del D.Lgs. n. 42/2004, deve essere adeguatamente motivato, anche in relazione agli eventuali profili di non autorizzabilità paesaggistica.

Sentenza completa

N. 02183/2011
REG.RIC.

N. 03379/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02183/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2183 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Antonio Sessa, Livia Russo, Fabrizio Sessa, Gianluigi Sessa, Antonio Sessa, Giuseppe Cocurullo, Giuseppina Sessa, Margherita Cappiello, Roberta Maresca, Ettore Sposito, Maria Sposito, Anastasia Sposito, Sofia Genzardi, rappresentati e difesi dall'avv. Antonio Maria Di Leva, con domicilio eletto insieme al medesimo in Napoli, via Toledo 156 presso l’Avv. Sasso;

contro

Comune di Sant'Agnello, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Angela Aiello, con domicilio ex lege in Napoli,…

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