Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26496 del 20 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26496PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione della sentenza impugnata, deve limitarsi a verificare l'esistenza di un logico apparato argomentativo sui vari punti della decisione, senza poter riesaminare nel merito le valutazioni di fatto compiute dal giudice di merito. Il vizio di motivazione sussiste solo in caso di manifesta illogicità o contraddittorietà del ragionamento giudiziale, non quando il ricorrente prospetti una diversa e più adeguata ricostruzione degli elementi probatori. Inoltre, la concessione delle circostanze attenuanti generiche è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale deve dare conto degli elementi, tra quelli indicati nell'art. 133 c.p., ritenuti preponderanti ai fini della decisione, senza che il suo apprezzamento possa essere sindacato in sede di legittimità, se non in caso di manifesta illogicità o contraddittorietà. Infine, in tema di recidiva, il giudice, pur essendo vincolato dalla contestazione del pubblico ministero, conserva un margine di discrezionalità nella valutazione in concreto della maggiore colpevolezza e pericolosità del reo, dovendo motivare adeguatamente il suo convincimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. SEMEREARO Luca - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/09/2020 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Mariaemanuela Guerra, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi; uditi i difensori, avv. (OMISSIS) del foro di Firenze per (OMISSIS) e avv. (OMISSIS),…

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