Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36011 del 20 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:36011PEN

Massima

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Il custode di un bene sottoposto a sequestro amministrativo, che ne abusi circolando con esso, commette una mera violazione amministrativa ai sensi dell'art. 213 del Codice della Strada, e non il reato di peculato di cui all'art. 314 c.p., in quanto il custode, essendo anche proprietario di fatto del bene, ne conserva la disponibilità e non realizza una condotta appropriativa. Tale violazione amministrativa, essendo speciale rispetto alla fattispecie penale di cui all'art. 334 c.p., comma 2, relativa alla sottrazione di beni sottoposti a sequestro, assorbe e fa venir meno la rilevanza penale della condotta. Pertanto, il fatto non sussiste e il reato è estinto per prescrizione, non configurandosi alcuna appropriazione indebita del bene in sequestro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3032/2009 CORTE APPELLO di PALERMO, del 28/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. NICOLA MILO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sen…

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