Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7017 del 13 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:7017PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta violenta o minacciosa della vittima è idonea a costringerla a compiere un atto di disposizione patrimoniale a vantaggio dell'agente, realizzando così un ingiusto profitto con altrui danno. Tuttavia, qualora la violenza o la minaccia non raggiungano l'obiettivo di costringere la vittima al "facere" ingiunto, il reato è configurabile nella forma tentata e non consumata. In tal caso, il danno patrimoniale non deve essere effettivamente verificatosi, essendo sufficiente che la condotta intimidatoria sia idonea a indurre la vittima a subire una sottrazione progressiva dei propri spazi di gestione più ambiti e redditizi, con conseguente pregiudizio economico. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato, ivi compresa l'idoneità degli atti a produrre l'evento, rientra nel libero convincimento del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di travisamento della prova, purché siano specificamente indicate le prove che si assumono travisate. Analogamente, la determinazione della pena, nel caso di concorso di circostanze aggravanti ed attenuanti, è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, il cui esercizio deve essere adeguatamente motivato, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella effettuata dal giudice di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2092/2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 11/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MIRELLA CERVADORO;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, nella persona del Dr. Lettieri Nicola, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Udito avv. (OMISSIS) i…

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