Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46135 del 11 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:46135PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare che giustifica il mantenimento della custodia cautelare in carcere, deve essere valutato in concreto sulla base di elementi specifici e attuali, che dimostrino l'incapacità dell'indagato di autocontrollarsi e la persistente pericolosità sociale dello stesso, anche in relazione alla condotta tenuta dopo l'applicazione della misura cautelare. Il giudice deve motivare in modo esauriente e logico le ragioni per le quali ritiene inadeguata una misura cautelare meno afflittiva, come gli arresti domiciliari, anche se presidiati da controllo elettronico, in considerazione della particolare indole e della condizione psicologica dell'indagato, caratterizzate da permanente ostilità verso la persona offesa e insofferenza verso i provvedimenti dell'autorità. Il sindacato di legittimità della Corte di cassazione sulla motivazione del provvedimento cautelare è limitato alla verifica della congruenza e della coordinazione logica dell'apparato argomentativo, senza possibilità di una diversa valutazione nel merito degli elementi di fatto, se la motivazione è adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/08/2017 del TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MANCUSO LUIGI FABRIZIO;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. GAETA PIETRO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 31/8/2017, il Tribunale di Bologna, adito ai sensi dell'articolo 310 cod. proc. pen., rigettava l'appello proposto nell'intere…

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