Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44373 del 26 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:44373PEN

Massima

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Il giudice, accertata la sussistenza di un "fatto nuovo" ai sensi dell'art. 518 c.p.p. emerso nel corso del dibattimento, deve limitarsi a disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero solo in relazione a tale nuovo fatto, mantenendo la competenza sul fatto originariamente contestato e pronunciandosi su di esso. È abnorme il provvedimento con cui il giudice, in presenza di un fatto nuovo, determini la regressione dell'intero procedimento, senza pronunciarsi sulla imputazione originaria, rimettendo gli atti al pubblico ministero anche per tale imputazione già oggetto di rinvio a giudizio. Il giudice, infatti, deve pronunciarsi sulla imputazione originaria, non potendo disporre una indebita regressione del procedimento alla fase delle indagini preliminari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica del Tribunale di Vicenza;
nel procedimento penale nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 03/03/2017 del Tribunale di Vicenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento della ordinanza imp…

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