Consiglio di Stato sentenza n. 4031 del 2009

ECLI:IT:CDS:2009:4031SENT

Massima

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La revoca dell'aggiudicazione di una gara di appalto per lavori pubblici è legittima quando l'amministrazione aggiudicatrice accerti, anche in via discrezionale, l'esistenza di condanne penali definitive a carico dei responsabili dell'impresa aggiudicataria, che incidono negativamente sul requisito dell'affidabilità morale e professionale necessario per l'esecuzione del contratto, a prescindere dall'intervenuta sospensione condizionale della pena o dalla mancata riabilitazione, purché la motivazione del provvedimento di revoca dimostri l'impossibilità di adottare una diversa determinazione a tutela del pubblico interesse, anche in assenza di preventiva comunicazione di avvio del procedimento. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione può legittimamente revocare l'aggiudicazione di una gara di appalto per lavori pubblici quando accerti, anche in via discrezionale, l'esistenza di condanne penali definitive a carico dei responsabili dell'impresa aggiudicataria, che incidono negativamente sul requisito dell'affidabilità morale e professionale necessario per l'esecuzione del contratto. Ciò a prescindere dall'intervenuta sospensione condizionale della pena o dalla mancata riabilitazione, purché la motivazione del provvedimento di revoca dimostri l'impossibilità di adottare una diversa determinazione a tutela del pubblico interesse, anche in assenza di preventiva comunicazione di avvio del procedimento. La valutazione discrezionale dell'amministrazione circa la rilevanza delle condanne penali ai fini dell'esclusione dell'impresa dalla gara deve essere effettuata in base a criteri prudenziali, idonei a legittimare il provvedimento di esclusione in relazione a sentenze di condanna passate in giudicato per delitti che incidono sul rapporto fiduciario da instaurare con la pubblica amministrazione. Pertanto, il provvedimento di revoca dell'aggiudicazione non è annullabile per mancata comunicazione dell'avvio del procedimento, qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello concretamente adottato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,
quinta Sezione
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
Sul ricorso in appello n. 9961/2007 del 19/12/2007, proposto dalla Mo. SNC DI Ci. & To., rappresentata e difesa dagli Avv.ti An. Ma. e Gi. Sp. con domicilio eletto in Ro., VIA Cr. n. (...) presso la Sig.ra Ma. Me.;
contro
il COMUNE DI La. Te., rappresentato e difeso dall'Avv. Er. Re. con domicilio eletto in Ro., VIA Fr. Sa. Ni. n. (...) presso la Sig.ra Va. Ro.;
e nei confronti di
l'IMPRESA EDILE Gr. Gr. Lu., non costituitosi;
per la riforma
della sentenza del TAR CALABRIA - CATANZARO: SEZ. II n. 1742/2007, resa tra le parti, concernente REVOCA AGGIUDICAZIONE GARA APPALTO LAVORI MANUTENZIONE STRADE (RIS. DANNO);
Visto l'atto di appello con i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del COMUNE DI La. Te.;
Viste le memorie difensive;
Visti gli atti tutt…

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