Il diritto di accesso veicolare a un fondo privato dalla strada pubblica è subordinato al previo rilascio dell'autorizzazione da parte dell'ente proprietario della strada, ai sensi dell'art. 22 del Codice della Strada. In assenza di tale autorizzazione, l'Amministrazione comunale può legittimamente negare l'accesso richiesto, in particolare quando il fondo privato dispone già di altri accessi autorizzati e idonei allo scopo, e quando l'attraversamento della proprietà comunale risulterebbe in contrasto con la destinazione pubblica che l'Ente intende dare a tale area. Il mero fatto che il proprietario privato abbia di fatto utilizzato un accesso non autorizzato non gli attribuisce alcun diritto reale di servitù di passaggio, neppure per usucapione, sui beni demaniali o patrimoniali indisponibili del Comune. L'Amministrazione comunale, pertanto, può legittimamente subordinare il rilascio del titolo edilizio all'eliminazione dell'accesso non autorizzato e al rispetto delle prescrizioni volte a garantire la destinazione pubblica dell'area comunale.