Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11571 del 11 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:11571PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere richiede la sussistenza di un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, finalizzato alla realizzazione di un programma criminoso indeterminato, con una struttura organizzativa, seppur minima, idonea a perseguire gli obiettivi illeciti. La valutazione della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per tale reato non può fondarsi su meri elementi descrittivi o assertivi, ma deve essere sorretta da una motivazione congrua e logica che evidenzi in modo specifico gli elementi costitutivi dell'associazione, le condotte concretamente poste in essere dai singoli partecipi e l'indeterminatezza del programma criminoso. Analogamente, il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve essere valutato in relazione alle specifiche modalità e circostanze del fatto, nonché alla personalità dell'indagato, in modo concreto ed attuale, senza poter fare riferimento a meri elementi astratti o a procedimenti connessi per fatti pregressi. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo adeguato di tali elementi, senza limitarsi a considerazioni generiche sulla gravità del fatto o sulla pendenza di altri procedimenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia G. - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 696/2013 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 01/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO PEZZELLA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Lettieri Nicola, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'impugnata sentenza, con particolare riferimento al secondo e terzo motivo di ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto accorgersi il proposto ricorso.

RI…

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