Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1712 del 2022

ECLI:IT:TARPA:2022:1712SENT

Massima

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La destinazione a parcheggio pubblico impressa in base a previsioni di tipo urbanistico, non comportando automaticamente l'ablazione dei suoli e ammettendo la realizzazione anche da parte dei privati, in regime di economia di mercato, delle relative attrezzature destinate all'uso pubblico, costituisce vincolo conformativo e non anche espropriativo della proprietà privata. Pertanto, il diniego di ritipizzazione urbanistica di un'area soggetta a tale vincolo, a seguito della decadenza del medesimo, è legittimo, in quanto il vincolo non ha natura espropriativa. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza consolidata è che la destinazione a parcheggio pubblico, pur comportando una limitazione del diritto di proprietà, non determina automaticamente l'espropriazione del bene, ma si configura come vincolo conformativo, in quanto ammette la realizzazione delle relative attrezzature anche da parte dei privati, in regime di economia di mercato. Di conseguenza, il provvedimento di rigetto dell'istanza di ritipizzazione urbanistica di un'area soggetta a tale vincolo, a seguito della decadenza dello stesso, è legittimo, in quanto il vincolo non ha natura espropriativa, ma conformativa della proprietà privata. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza amministrativa, trova applicazione anche nel caso di specie, in cui il Comune di Palermo ha legittimamente respinto la richiesta di ritipizzazione urbanistica di un'area soggetta a vincolo di destinazione a parcheggio pubblico, in quanto tale vincolo, pur limitando il diritto di proprietà, non determina l'espropriazione del bene, ma si configura come vincolo conformativo della proprietà privata.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/05/2022

N. 01712/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00950/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 950 del 2018, proposto da Giuseppina Lo Cascio e Giuseppe Lo Cascio, rappresentati e difesi dagli avvocati Alberto Gattuccio e Francesco Paolo Perniciaro, con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia e domicilio eletto presso il loro studio in Palermo, piazza Castelnuovo, n. 35;

contro

Comune di Palermo, in persona del Sindaco legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Anna Maria Impinna, con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia e domicilio eletto presso l’ufficio legale comunale in Palermo, piazza Marina, n. 39;

nei confronti

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