La legittimità di un intervento edilizio di demolizione e ricostruzione con ampliamento, ai sensi della legge regionale sul "piano casa", è subordinata alla dimostrazione della preesistenza di un immobile legittimamente assentito, non essendo sufficiente la mera esistenza di un fabbricato. Inoltre, qualora l'intervento edilizio proposto comporti variazioni della sagoma, dell'altezza o della destinazione d'uso rispetto al precedente manufatto, esso deve essere qualificato come nuova costruzione, con la conseguente necessità di preventiva approvazione di uno strumento urbanistico esecutivo, anche in zone già parzialmente edificate, in applicazione del principio di cui all'art. 9 del Testo Unico Edilizia. Infine, la demolizione del fabbricato preesistente in epoca anteriore alla presentazione dell'istanza di permesso di costruire preclude la possibilità di configurare l'intervento come ristrutturazione edilizia, in quanto viene meno il presupposto fondamentale della preesistenza di un organismo edilizio da recuperare e riqualificare.