Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2456 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:2456SENT

Massima

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Il divieto di edificazione nella fascia di rispetto di 150 metri dalla battigia, previsto dall'art. 15, comma 1, lett. a) della L.R. n. 78/1976, ha natura cogente e si impone sia alle amministrazioni comunali in sede di formazione degli strumenti urbanistici, sia ai privati che intendano procedere a lavori di costruzione entro tale fascia, in virtù della natura interpretativa autentica e della conseguente efficacia retroattiva attribuita al precetto di cui all'art. 2 della L.R. n. 15/1991. Tale vincolo di inedificabilità non può essere derogato in ragione di eventuali previsioni difformi contenute negli strumenti urbanistici comunali, in quanto la norma regionale mira a tutelare l'interesse pubblico primario alla conservazione dei valori ambientali insiti nel perimetro costiero dell'intera regione siciliana e prevale sulla pianificazione locale. L'unica eccezione all'operatività del vincolo è rappresentata dall'insistenza dell'immobile in zona A e B, ai sensi dell'art. 23, comma 11 della L.R. n. 37/1985, mentre non rileva la circostanza che l'edificazione sia stata realizzata prima dell'entrata in vigore della L.R. n. 78/1976 e le cui strutture essenziali siano state portate a compimento entro il 31 dicembre 1976. Pertanto, il mancato rispetto del vincolo di inedificabilità dei 150 metri dalla battigia rende l'abuso insanabile, indipendentemente dalla vigenza di uno strumento urbanistico comunale che consenta l'edificazione in tale fascia.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/07/2023

N. 02456/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01422/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1422 del 2019, proposto da -OMISSIS- -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Sciacca, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

-del provvedimento -OMISSIS-, con il quale il Comune di Sciacca ha rigettato l’istanza di sanatoria presentata dal ricorrente il -OMISSIS-;

-di tutti gli atti pregressi, connessi e conseguenziali

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l&…

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