Cassazione penale Sez. III sentenza n. 34136 del 6 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34136PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274 c.p.p., comma 1, lett. c), può essere desunto anche dalla molteplicità dei fatti contestati, in quanto essa, considerata alla luce delle modalità della condotta concretamente tenuta, può essere indice sintomatico di una personalità proclive al delitto, indipendentemente dall'attualità di detta condotta e quindi anche nel caso in cui essa sia risalente nel tempo. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di reiterazione del reato sulla base di una valutazione che interessa non solo le modalità e le circostanze del fatto contestato, ma anche la personalità dell'indagato, con riferimento agli elementi indicati nell'art. 274 c.p.p., senza che sia necessaria una specifica diagnosi medica circa l'esistenza di un disturbo della personalità. Inoltre, il giudice può ritenere inadeguata la misura degli arresti domiciliari rispetto alle esigenze cautelari di cui all'art. 274 c.p.p., lett. c), qualora ritenga, sulla base di una adeguata motivazione, che tale misura non sia idonea a evitare il pericolo di reiterazione del reato, in considerazione delle modalità di esecuzione del reato e delle caratteristiche della personalità dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITALONE Claudio - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. MANCINI Franco - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RE. AL., n. il (OMESSO);

avverso l'ORDINANZA del 06/04/2007 TRIB. LIBERTA' DI ANCONA;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Margherita Marmo;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CONSOLO Santi, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avvocato LATTANZI Giangiacomo che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

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