Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34182 del 1 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:34182PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche se destinata all'uso personale, integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, in quanto la condotta è punita indipendentemente dalla quantità di principio attivo ricavabile e dalla destinazione della sostanza, essendo sufficiente l'idoneità della pianta a produrre lo stupefacente. Ciò in ragione della ratio della disciplina, volta a prevenire la diffusione e l'aumento della disponibilità di droga, a prescindere dall'effettivo raggiungimento della maturazione della pianta e dalla quantità di principio attivo ricavabile. Pertanto, ai fini della punibilità, non rileva la destinazione della sostanza per uso personale, ma è sufficiente l'accertamento della conformità della pianta al tipo botanico previsto e della sua attitudine a produrre lo stupefacente, anche se non ancora giunta a maturazione. Tuttavia, in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 32/2014, la pena per la coltivazione di droghe "leggere", come i derivati della canapa indiana, deve essere determinata nella misura minima edittale prevista dalla normativa anteriore alla modifica di cui alla Legge n. 49/2006, salvo il lieve adeguamento della pena pecuniaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza 1824/2009 del 23/1/2013 della CORTE DI APPELLO DI LECCE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ALDO POLICASTRO che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

MOTIVI DELLA DECISIONE

(OMISSIS) propone ricorso avverso la sentenza della Corte di App…

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